Giustizia negata in primo grado dal Tribunale
Sentenza riformata in secondo grado dalla Corte di Appello grazie all’intervento del nuovo difensore Avv.Francesco Persio
Gestore degli impianti condannato a 300.000 euro di risarcimento danni oltre spese processuali
Padre e figlio stavano sciando insieme sulle nevi di una nota stazione sciistica in Provincia di Trento, mentre percorrevano una pista nera (per sciatori esperti), il bambino è fuoriuscito dalla pista innevata artificialmente, urtando violentemente contro blocchi di ghiaccio ed arbusti.
Dopo aver rotolato per circa 150 metri nell’impervia discesa, sotto lo sguardo disperato del padre, il bambino è stato trasportato in elisoccorso all’Ospedale di Trento
Le condizioni sono apparse subito disperate tanto è vero che le Forze dell’Ordine nel relativo rapporto hanno indicato nell’oggetto “incidente sciistico mortale”
Al termine di una lunga odissea sanitaria il bambino è tornato a recuperare le normali funzioni ed a svolgere un normale tenore di vita.
I genitori hanno iniziato un’azione giudiziaria nei confronti del gestore degli impianti ritenendo che la causa del gravissimo incidente subito dal loro unico figlio potesse ravvisarsi nella negligenza del gestore dovuta alla violazione delle normative sulla sicurezza
Al termine del giudizio di primo grado i genitori del bambino si sono visti respingere purtroppo la loro domanda di risarcimento danni ed hanno subito anche una pesante condanna al pagamento delle spese processuali
A questo punto i genitori del bambino dopo un’approfondita ricerca di un esperto giuridico della materia, hanno individuato l’Avv.Francesco Persio come legale al quale affidare l’incarico di proporre l’appello.
L’Avv. Francesco Persio ha quindi predisposto per conto dei genitori un voluminoso atto di appello con l’individuazione di numerosi profili di responsabilità del gestore degli impianti che sono stati sottoposti alla Corte di Appello chiedendo la riforma della sentenza di primo grado con condanna del gestore degli impianti al risarcimento dei danni
Durante il giudizio di appello sono state ammesse ed espletate sia la Ctu tecnico modale sulla dinamica dell’incidente che la Ctu medico legale sui danni subiti, richieste dall’Avv.Francesco Persio; nel corso del giudizio, al termine della discussione orale, appositamente richiesta dal legale dei genitori del bambino, la Corte di Appello ha accolto l’impugnativa presentata dall’Avv.Francesco Persio condannando il gestore degli impianti al pagamento di Euro 300mila a titolo di risarcimento danni oltre spese legali del doppio grado di giudizio.
Il suddetto importo non è stato però ritenuto congruo per risarcire i gravissimi danni subiti e pertanto l’Avv. Francesco Persio ha proposto ricorso per cassazione tuttora pendente.
L’Avv. Persio, nonostante numerose difficoltà e le preclusioni già maturate e nonostante i ristretti tempi a disposizione per proporre appello, è riuscito comunque a ribaltare la sentenza di primo grado permettendo ai genitori del ragazzo di riavere fiducia in quella Giustizia che era stata fino a quel momento loro negata.