In una nota località sciistica dell’Appennino ha perso la vita un giovane sciatore per un impatto contro un albero posizionato in fuoripista. Gli eredi della vittima si sono rivolti all’Avv. Francesco Persio per far emergere le responsabilità e per avere giustizia.
La vicenda è stata fin dall’inizio particolarmente delicata poiché vi era un rapporto delle Forze dell’Ordine che escludeva ogni tipo di responsabilità in quanto l’incidente era avvenuto fuoripista.
Al termine della lunga e complessa vicenda giudiziaria il Tribunale ha condannato il gestore degli impianti condanna alla pena di 1 anno e 6 mesi di reclusione.
Durante il processo sono stati sentiti n. 21 testimoni; l’Avv. Francesco Persio è riuscito a dimostrare la responsabilità del gestore degli impianti nonostante il punto di impatto con l’albero fosse ubicato al di fuori della pista convenzionale.
Il Tribunale ha concesso a titolo di acconto a favore delle parti civili una provvisionale di € 195.000,00 che è stata subito corrisposta a favore degli Avv.ti Persio
L’imputato ha proposto impugnazione e la Corte di Appello di Roma ha confermato in data 16 Maggio 2022 la sentenza di primo grado; l’imputato ha altresì proposto ricorso per cassazione e la Suprema Corte ha confermato la condanna del gestore degli impianti con le relative statuizioni civili.
Tutte le ragioni ed argomentazioni sostenute dall’Avv. Francesco Persio per conto degli eredi della vittima sono state accolte dal Tribunale prima, poi dalla Corte di Appello e dalla Corte di Cassazione.
Attualmente è pendente la causa civile di risarcimento danni che sono stati richiesti e quantificati nella misura di Euro 2.200.000 a favore di tutti gli eredi del giovane sciatore deceduto.