Condannato ad anni tre e mesi due di reclusione per omicidio preterintenzionale il diciannovenne M.N. (lettura dispositivo sentenza alle ore 13.40 di oggi 21/12/2022)
Tiziano Paolucci è deceduto a seguito dell’aggressione subita l’11 luglio 2019 dal 19enne pescarese M.N. il quale ha subito dichiarato ai CC che assume sostanze stupefacenti.
Secondo il racconto dei testimoni oculari, il ragazzo percorreva in Pescara via della Pineta a bordo di una JEEP RENEGADE bianca. Seguiva, nello stesso senso di marcia, l’autovettura del sig. Paolucci.
Il diciannovenne intentava in retromarcia una improvvisa manovra di parcheggio, segnalata dal Paolucci con il clacson. M.N., udito il clacson, scendeva dalla propria auto iniziando a sferrare calci e pugni all’autovettura condotta dal Paolucci con a bordo la moglie Angela.
Dopo aver sferrato calci e pugni alla macchina, lo stesso si avvicinava al portellone lato guida della vettura del sig. Paolucci e, con fare minaccioso, lo invitava a scendere riempiendolo di insulti.
Quest’ultimo scendeva dalla propria auto per invitare il ragazzo alla calma, ma per tutta risposta, si trovava di fronte ad un giovane che in preda ad un’evidente esaltazione gli si scagliava contro con inaudita violenza, colpendolo con un’impressionante serie di colpi, che gli causavano diverse gravi lesioni.
Sentite le urla dei numerosi passanti presenti in loco, interveniva la figlia del sig. Paolucci, Silvia ed il marito, i quali cercavano di allontanare il ragazzo dal sig. Paolucci. Il diciannovenne, per tutta risposta, aggrediva anche la figlia Silvia la quale è dovuta ricorrere alle cure dei sanitari per lesioni alla spalla ed in altre parti del corpo.
Subita l’aggressione il Paolucci, pur accusando forti dolori, si allontanava rientrando nella propria autovettura, mentre il diciannovenne subito si dileguava fuggendo a grande velocità. Il tutto accadeva sotto gli occhi increduli dei passanti intervenuti per fermare il giovane.
A distanza di qualche minuto purtroppo il decesso del Paolucci per arresto cardiaco. A nulla è valso l’intervento del 118 il quale non ha potuto fare altro che constatare il decesso.
Al termine del processo il diciannovenne è stato condannato dal Gip di Pescara, con il rito abbreviato, per il reato di omicidio preterintenzionale alla pena di tre anni e due mesi di reclusione oltre il pagamento di una provvisionale di Euro 20.000,00 a favore delle parti civili, con danni da liquidarsi in separato giudizio.
Soddisfazione per le parti civili rappresentate dall’Avv. Francesco Persio che hanno finalmente potuto avere giustizia per la drammatica morte del proprio congiunto che ha distrutto la vita ad un’intera famiglia.
Per contatti: Avv. Francesco Persio, 0746-270929
Link articoli di stampa